domenica 22 marzo 2015

INTERVISTA A FLAVIO FIRMO, AUTORE DELLA SAGA "IL CAMPIONE DI SUBBUTEO"

Lo scrittore Flavio Firmo.
Ospitiamo sul nostro blog l'intervista realizzata a Flavio Firmo, scrittore con pubblicazioni alle spalle riguardanti il subbuteo: "Il campione di subbuteo", "Cercando il re del subbuteo". Due romanzi in cui il protagonista è il panno verde e la passione per questo gioco. Firmo vanta altri libri fra cui due romanzi recenti, "Eve" e "Fùtbol".

Flavio, innanzitutto presentati e descriviti.
«Scrivo da metà della mia vita e da qualche anno mi sono dedicato alla scrittura con profondità. Cerco di svariare nei generi per esplorarli fino in fondo. Il mio libro più famoso è "il campione di subbuteo", ma sono le due ultime uscite: Eve e Fòbal che mi stanno dando le maggiori soddisfazioni». 
Come nasce la passione per il subbuteo?
«Come tutta la mia generazione nata a cavallo tra i Sessanta e i Settanta ho avuto un solo grande gioco: il subbuteo. Ci gioco da sempre, ma dal 1985 al 1990 ho raggiunto i risultati migliori a livello agonistico. Nel 1990 ero nei primi dieci in Lombardia e nei primi 200 in Italia, per quello che conta. Poi ho incontrato altre passioni che non è educato sottolineare e l’ho messo in cantina. Nel 2005 ho incontrato dei vecchi amici e sono tornato al sacro gioco, ma senza velleità agonistiche. Tutti conoscono il gioco per la sua perfetta simulazione calcistica e pochi sanno che esiste un movimento agonistico con tornei nazionali e mondiali. Nel mio "Il Campione di Subbuteo" ne ho raccontato il lato agonistico, un lato che può stupire il neofita». 
Subbuteo e scrittura, hai incrociato le tue passioni e ne sono nati alcuni  libri. Ce ne vuoi parlare?
«“Il campione di Subbuteo” è nato in una serata al nostro club. Un grande campione degli anni Ottanta è venuto a trovarci e ci ha parlato della sua storia personale, una storia ai limiti della malavita e ho iniziato a progettare il romanzo. Un vecchio campione che incontra un giovane alle prese con i tornei di Subbuteo, la formula era esplosiva. Il libro è stato molto amato e ho deciso di farne una saga, non una trilogia fatta e finita, ma una serie di episodi. La prima uscita è stata "cercando il Re del Subbuteo" al quale ne seguiranno altri. L'idea è di esplorare la storia dell'agonismo andando a ritroso fino al 1964, anno del primo campionato europeo. Per questo episodio ho già contattato il vincitore di quella edizione, per dire che la ricerca è una parte importante del mio lavoro». 
Non solo panno verde. Hai pubblicato anche raccolte di racconti e romanzi,  l'ultimo dei quali si intitola "Eve". Raccontacelo in breve.
«È il romanzo che amo di più. L'intento era di scrivere una storia d'amore con una buona dose di erotismo. L'erotismo non doveva nascondere nulla, questa era la vera sfida. Descrivere l'atto senza scivolare nella volgarità, ma entrando nella pura crudezza. La protagonista è un transessuale, molto bella e integrata nella società. Non è una storia di emarginazione, volevo dare al lettore il punto di vista di un uomo nel corpo di una donna». 
Quale strada hai scelto tra editoria tradizionale e self publishing e cosa pensi di entrambe?
«”Eve” è uscito con Lettere Animate, una casa editrice con una visione molto particolare. Puntano molto sul marchio e sullo scrittore e, cosa da non dimenticare, rigidamente senza contributo. Dopo una lunga analisi ho deciso di puntare verso il self. Ho avuto alcune proposte da parte di case editrici non a pagamento, ma ho deciso di mantenere il controllo di tutto il processo. Copertina, editing, promozione e controllo delle vendite vengono fatte insieme a un piccolo gruppo di collaboratori. Certo, se arrivasse una proposta da una big non mi tirerei di certo indietro. Delle case editrici a pagamento preferisco non parlare».
La promozione del libro è fondamentale per un autore emergente. Hai  seguito una strategia particolare?
«Mi muovo attraverso i social per costruirmi una certa credibilità come autore. Cerco di non spammare in tutti i gruppi perché è una pratica controproducente, preferisco intervenire nei post dando un contributo reale. Ho il mio blog flaviofirmo.wordpress.com dove pubblico i contenuti più importanti che poi vengono rimpallati sulla pagina Facebook e su Twitter. La vera promozione però avviene di persona, durante le presentazioni che devono sempre dare al lettore qualcosa di più della solita presentazione. Per esempio ho presentato “Eve” in un bar brasiliano con le ballerine in costume, inutile dire che è stato un successo». 
Sul tuo blog comunichi ai lettori anche i lavori "work in progress", una  scelta inusuale. Speri di fidelizzarli ancora prima della pubblicazione?
«Ho due generi di lettori: il subbuteista e gli altri. Il subbuteista legge solo quello e mi chiede nuovi episodi, gli altri sono più interessati all'evoluzione dei miei lavori. La pagina work in progress serve per tenere caldi gli argomenti e per far sapere ai lettori su cosa sto lavorando. Molti mi hanno chiesto un seguito di “Eve”, ma attualmente non è neppure nel più profondo dei miei pensieri. Il futuro è per il prossimo capitolo del campione di Subbuteo e per un romanzo di sci-fi che al momento è in fase di editing. Attualmente sto finendo "il principino della truffa" che partecipa al torneo ioscrittore». 

Ringraziamo Flavio Firmo per la disponibilità e gli auguriamo le migliori fortune. Ecco i link utili per seguire direttamente la sua attività letteraria.

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